Contare le calorie e le diete a basso contenuto di grassi è un discorso che appartiene ormai al passato.
Io non sottoscrivo diete qui, aiuto i miei assistiti a cambiare il loro modo di pensare il cibo e all’esercizio fisico. Probabilmente allenandovi con me finirete per mangiare di più di quello che mangiavate , e magari avrete il bisogno di una certa quantità di grassi.
I Grassi non sono il nemico numero 1, sono necessari tutti i cibi e macronutrienti, anzi parte fondamentale di una dieta equilibrata.
Quello che è importante è la tempistica, si tratta di quando si mangia, non solo cosa si mangia.
Oggi giorno sempre più persone vanno in palestra, ma non notano enormi trasformazioni e potrebbe essere, a guardare dal loro corpo, il tipo di alimentazione che seguono..

Quando ci focalizziamo nel perdere peso siamo abituati a pensare in termini di calorie quante ne ho assunte, quante ne brucio. Questo è corretto in una certa misura, questo modello rapportato alle calorie ha dei difetti nel momento in cui un individuo chiede un cambiamento del corpo a lungo termine.
Anche molte diete a breve termine lasciano utopiche speranze….

Gli studi dimostrano che il 66% delle persone che si impegnano in diete per perdere peso, finiscono più grasse di quanto non fossero all’inizio della dieta stessa.

Una dieta sana non è una dieta con la totale eliminazione dei grassi, ad esempio la maggior parte delle diete permettono l’assunzione di zuccheri.
Grassi! Bisogna ridurne la quantità per abbassare il valore calorico della dieta, ma sarebbe sbagliato e controproducente abolirli completamente.Ci sono Grassi buoni e grassi cattivi ma entrambi possono essere tranquillamente assunti. Insaccati e formaggi, ad esempio hanno grassi saturi (cattivi) mentre l’olio d’oliva o il pesce si trovano i grassi buoni (insaturi).Naturalmente converebbe assumere sempre i grassi crudi come l’olio perchè cotti, magari ad alte temperature,  producono radicali liberi e sostanze tossiche.

Insomma l’errore è quando ci viene detto di mangiare meno, arriviamo affamati e ci abbuffiamo, e di diete non ne vogliamo sentire. L’obiettivo è quello di mangiare più intelligentemente i cibi  dilazionandoli nel tempo.

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